Appena entrati al Museo la prima cosa che la prof.ssa C. Polidori ci ha mostrato è stato il prototipo della SEDIA ZIG-ZAG: un modello verniciato di rosso, da CASSINA nel 1971, rastremata in fondo, modello Neo-Classic "De Stile" (nuovo stile), che lavora su alcuni elementi semplici, chiamato "decostruttivismo" famoso per l'uso di colori quali: il bianco, il giallo, il blu altremare, e il rosso vermiglio.
Andando un pò più avanti si poteva ammirare il modello ZIG-ZAG di Rietveld definitivo, che vi mostro in foto:
Sedia in Legno Massello, rastremata sotto, migliorano gli incastri, e dispone di una maniglia in alto, un incavo per mettere la mano, che consente di spostarla in modo maneggevole.
Posso anche dire che è molto comoda visto che ci si poteva sedere (l'unico modello che lo consentiva).
I televisorini che vedete nella foto sono le interviste a studiosi e architetti.
Proseguendo la mostra possiamo ammirare altre famose sedie progettate da Rietveld:
La RED and BLU:
Seduta e tavolino, la prima foto mostra il modello originale, quelle sotto riproduzioni fatte da altri nel tempo, in particolare la seconda è rifatta in COSTRUZIONI LEGO, e la terza è una versione carbonizzata.
Alla vista da un'impressione di estrema semplicità, ma è un'apparenza: facile da decomporre, molto difficile da ricomporre senza le istruzioni.
Il tavolino è molto particolare, non solo si abina alla sedia ma è anche ASIMMETRICO una innovazione per il periodo in cui è stato progettato.
"Questo modo di fare architettura sta in piedi, ma non da sensazione di stabilità"
Sedia Berlinese:
Un blu notte quasi nero, un griagio chiaro e un bianco ghiaccio.
Anche qui uno schienale che prosegue oltre l'appoggio, arriva fino a terra addirittura.
Anticipa i moderni scrittoi, con un bracciolo molto largo per poter scrivere.
Altri modelli:
una prima versione della Wassily, di Marcel Breuer - Marcel Breuer disegnò la No. B3 chair, comunemente conosciuta come Wassily per la residenza di Kandinsky's a Dessau, dove sorgeva la Bauhaus school. Venne utilizzato per la prim volta un tubo d'acciaio di 20 mm di diametro, lo stesso della bicicletta del designer. Il modello ideato nel 1925, subì diverse trasformazioni nel tempo. Nel 1927 venne costruito il telaio della versione attuale, costituito da un tubo continuo, e non giuntato, curvato, e modulato in un perfetto spazio cubico. Inizialmente La Wassily Chair fu prodotta dalla società fondata dallo stesso Breuer la Standard-Möbel Lengyel che nel 1929 fu assorbita dalla Thonet. Dimensioni: cm l. 79 x p. 70 x h. 70
una prima versione della Wassily, di Marcel Breuer - Marcel Breuer disegnò la No. B3 chair, comunemente conosciuta come Wassily per la residenza di Kandinsky's a Dessau, dove sorgeva la Bauhaus school. Venne utilizzato per la prim volta un tubo d'acciaio di 20 mm di diametro, lo stesso della bicicletta del designer. Il modello ideato nel 1925, subì diverse trasformazioni nel tempo. Nel 1927 venne costruito il telaio della versione attuale, costituito da un tubo continuo, e non giuntato, curvato, e modulato in un perfetto spazio cubico. Inizialmente La Wassily Chair fu prodotta dalla società fondata dallo stesso Breuer la Standard-Möbel Lengyel che nel 1929 fu assorbita dalla Thonet. Dimensioni: cm l. 79 x p. 70 x h. 70
..e molte altri modelli che qui in foto non vedete.
Un periodo nel quale sono stati utilizzati sia i materiali tradizionali: ma in un nuovo modo (come vedete dalla foto sopra con il legno curvato come se fosse un foglio di carta) e anche nuovi materiali per il settore: come il ferro: dall'idea di utilizzare i tubolari curvi dei manuri delle biciclette, ecc..
Alcuni Giocattoli:
Un meraviglioso Plastico di Studio:
Un giro per il museo, sala degli specchi:
Anche se non ve lo mostro in foto è stato bello ritrovare nella mostra anche Ettore Sottsass.
La visita si è conclusa con SUPERSTUDIO:
Abbiamo imparato che il 1972 è stata una tappa fondamentale per il nostro settore, l'importanza dell'idea Italiana di utilizzare i laminati plastici, l'ascesa trionfale a New York e poi la sfortuna dell'alzamento dei costi (per via degli arabi col petrolio).
Abbiamo visto il "Seregrafato Bianco" della casa ABEL PRINT, primo brevetto, che volevano estendere a tutta la città, rivestendone strade, ponti, paesaggi.. e poi la vendita del brevetto e il boom in tutto il mondo in altri colori e modelli simili.