mercoledì 22 dicembre 2010

Christian Design

 Vi voglio mostrare questo piccolo lavoretto di design molto semplice:

Sono delle "mollette" molto particolari che ho fatto con degli amici e la mia ragazza per una chiesa di Milazzo, e servono per chiudere dei pacchetti di caramelle che la chiesa vuole dare ai bambini per la festicciola di fine anno.

Il lavoro può definirsi "Ecologico" perchè creato con materiali di recupero, delle vecchie mollette per il bucato in legno colorate con colori ad acqua, e dei versetti scritti sopra a pennarello.

Sono state colorate in varie tonalità di colori pastello molto allegri, e imprezziosite con un piccolo girasole con una coccinella sopra, e con dei versetti diversi come: "Dio è Luce, Dio è Amore, Dio Vive, Gesù Salva, Gesù é il Re" ecc.. tutti presenti nella Bibbia.
Sono talmente facili da realizzare che persino dei bimbi ci hanno aiutato, potete provarci anche voi!

Le mollette, dopo essere utilizzate per chiudere i pacchetti di caramelle, potranno essere riusate come fermacarte, porta foto da scrivania, o come semplice ricordo della festicciola.
Vi è piaciuta l'idea?

sabato 11 dicembre 2010

Bruno Munari - La candela - Da:"La scatola dei giochi" - (1976)

BRUNO MUNARI

« Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch'io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima»

Bruno Munari (Milano, 24 ottobre 1907 – Milano, 30 settembre 1998) è stato un artista, un designer italiano e uno dei massimi protagonisti  della grafica del XX secolo,  con una ricerca poliedrica sullo sviluppo della creatività e della fantasia nell'infanzia attraverso il gioco. 
Verso la fine degli anni ‘40 fonda il MAC (Movimento Arte Concreta) prospettando una sintesi delle arti, in grado di affiancare alla pittura tradizionale nuovi strumenti e di dimostrare agli industriali una convergenza tra arte e tecnica. Nel 1947 realizza Concavo-convesso, una delle prime installazioni nella storia dell'arte, quasi coeva, il segno che l'arte che si fa ambiente. Nel 1950 realizza la pittura proiettatapittura polarizzata, che presenta al MoMA nel 1954 con la mostra Munari's Slides. È considerato uno dei principali protagonisti dell’arte programmata e cinetica.

«Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero.

Eppure la gente quando si trova di fronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente questo lo so fare anch'io, intendendo di non dare valore alle cose semplici perché a quel punto diventano quasi ovvie.»


«La semplificazione è il segno dell'intelligenza, un antico detto cinese dice: quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte.»

Idea di un Recipiente da bucato
Fare un Albero
















Alfabetiere
















 "Semplificare è più difficile" «Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. »
















martedì 7 dicembre 2010

Nine-0, la sedia Emeco firmata Sottsass

La leggendaria e indistruttibile sedia Emeco si ammorbidisce, si colora e si ingenerosisce nelle forme grazie alla mano di Ettore Sottsass. 
Nata nel quartier generale di Emeco a Chicago nel '44, la sedia sin alluminio riciclato, per arredare i sottomarini della marina militare americana.
Ettore Sottsass,  fu il primo a trapiantare nel suo studio le forme smussate della picccola sedia di metallo, a coprirne la seduta con un cuscino per renderla meno rigida e a trasformarla in uno delle sedie ad uso domestico più apprezzate. 
La sua collaborazione con Emeco, in otto anni, ha permesso di dare vita a "Nine-0", una linea di sedie sgabelli, poltrone girevoli, che propongono una versione "addomesticata" della linea classica Emeco e ricca di colori accesi. Portando così la firma, indelebile, del grande designer.














sabato 4 dicembre 2010

ETTORE SOTTSASS

Ettore Sottsass
"Ho provato a disegnare oggetti, cose, mobili ..con basamenti..molto pesanti. Stanno da soli come monumenti nelle piazze."
 Visita il suo sito:  http://www.sottsass.it/

Clicca per leggere i suoi Pensieri


FERNANDA PIVANO & ETTORE SOTTSASS: "Pensieri di Pace"

clicca sulle pagine per vederle ingrandite


C'è Rumore e
C'è Silenzio

Ci sono Puttane e
Ci sono Vergini



Ci sono Mari e
Ci sono Montagne

Ci sono Poveri e
Ci sono Ricchi




Ci sono Deserti e
Ci sono Prati

C'è Mortadella e 
C'è Caviale




C'è Sangue e
C'è Amore

 
C'è Tempesta e
C'è Arcobaleno



Ci sono Uomini e
Ci sono Donne



C'è OP e 
C'è POP



Ci sono Nemici e
Ci sono Amici

C'è Pepe e 
C'è Sale 

Ma ogni giorno
il sole tramonta
Fernanda P. e Ettore S.
vi augurano pensieri di Pace


PER VEDERE ALTRI PENSIERI DI PACE GUARDA QUESTO BLOG:

 
TERRAZZO

Ritratto di Ettore Sottsass by Maurizio Galimberti


VALENTINE: La macchina da scrivere portatile a cui si è ispirato il Personal PC come mostrano le foto




 PC Olivetti Valentine Reimagined


Valentine, la macchina da scrivere portatile disegnata da Ettore Sottsass, prodotta nel 1969 per la Olivetti, per la prima volta portatile, che ha ispirato a fare dei Computer Fissi, dei PC portatili;
Oggi la Olivetti produce un PC che ricorda molto il modello prodotto in passato.

Guarda questo articolo: http://www.unplggd.com/unplggd/the-valentine-notebook-097302


libreria Cartlon, prodotta da Memphis del 1981. Il mobile-manifesto della Memphis; una sintesi di un nuovo movimento e di stile. Colore e forme quasi totemiche ed esoteriche, con una figura antropomorfa centrale. Un oggetto emblematico, simbolo di una svolta che nel design aprirà nuovi orizzonti.


IL LAMINATO BACTERIO





FOTO DAL FINESTRINO di Ettore Sottsass

Mi viene in mente che forse
non posso essere un architetto moderno, 
perchè sono un architetto
mediterraneo...


   
I muri non sono solo quello
che sono, ma anche quello
che vorremmo che fossero:
 supporto di speranze,
protezione del presente,
cassaforte di memorie
o anche previsione di rovine 














 Sono sicuro, sicurissimo
che c'è un paradiso di prati infiniti
per le erbe solitarie